SANTIAGO DEL CILE\ aise\ – Lo scorso giovedì 19 dicembre, alle ore 19.00 allo Stadio Italiano, in una cerimonia alla quale hanno partecipato più di 120 persone, il Comitato per gli italiani all’estero – Comites Cile – ha riconosciuto e voluto premiare concittadini italiani il cui modo di vivere e impegno in diversi settori sociali è un simbolo d’italianità in Cile.
Alla cerimonia erano presenti l’Ambasciatore d’Italia in Cile, Mauro Battocchi, il Direttore del Quindicinale “Presenza”, Claudio Massone, e l’ospite d’onore, l’Avvocato e noto opinionista, Tomas Mosciatti.
L’obbiettivo dell’evento era di voler riconoscere cittadini meritevoli nel campo dell’arte e della cultura e nella solidarietà e diffusione della lingua italiana. Un momento speciale è stato riservato a Radio Biobio in occasione dei suoi cinquant’anni di esistenza.
Nel suo discorso l’ambasciatore italiano a Cile, Mauro Battocchi, si è congratulato con l’iniziativa e per la massiva partecipazione. Riflettendo ad alta voce, ha proposto di proseguire con questa iniziativa e realizzarla ogni anno, auspicando che questo riconoscimento possa diventare un vero “Oscar” dell’italianità.
Il Consigliere CGIE del Cile, Nello Gargiulo, ha sottolineato durante i momenti di crisi sociopolitica che il Paese sta vivendo, la necessità delle comunità d’incontrarsi per confrontarsi è aumentata e la comunità italiana non ha fatto eccezione.
Da parte sua, il Presidente de Comites del Cile, Claudio Curelli, nel suo messaggio di benvenuto, ha spiegato il senso di questo semplice ma importante riconoscimento in cui il Comites agisce come strumento con cui la comunità riconosce in alcuni concittadini il merito di aver vissuto in modo speciale la loro italianità. Curelli ha sottolineato anche il “perché, tra noi, a volte passando inosservate, ci sono persone che ci danno una testimonianza dei migliori valori che l’italianità incarna. Questo riconoscimento è dedicato a tutti loro. Il Comitato per gli italiani all’estero ha voluto simboleggiare nei cittadini comuni, il cui impegno per la vita civile italiana in Cile, si incarna nella loro esperienza di vita quotidiana. La presenza italiana in Cile è composta da migliaia di concittadini e ancor più dai loro discendenti che nel corso della storia hanno gettato le basi per una profonda fratellanza e integrazione italo-cilena. Questo Comites è cosciente che i riconoscimenti non potranno mai raggiungere tutti i connazionali meritevoli, ma ha voluto invitarvi oggi pomeriggio per riconoscere in alcuni di questi il valore che è presente in tanti concittadini che ci rendono orgogliosi”.
Il Presidente Curelli ha inoltre sottolineato come l’idea alla base di questi riconoscimenti non sia quella di premiare persone che ricoprono posizioni importanti o istituzionali all’interno della comunità, ma quelle che possiedono la semplice forza dell’italianità. Ecco perché, nell’omaggiare Luciano Marocchino, si è voluto premiare il suo entusiasmo nella partecipazione alle cerimonie in Plaza Italia per la Festa della Repubblica d’Italia.
Per realizzare le numerose iniziative che ha realizzato, il Comites del Cile si è fatto forza grazie all’indispensabile collaborazione volontaria di alcune persone al di fuori del comitato.
Ecco perché, tra i volontari, sono stati premiati:
- Angela Ravizza,
- Marco Maria Scotti,
- Lino Suárez,
- Marco Cifelli,
- Ignacia Migliaro,
- Cristián Bustos,
- Marco Antonio Niada,
- Pio Borzone,
- Giuseppe Tropeano,
- Vittorio Illino e
- Marilena Sias.
L’arte e la cultura italiane sono state anch’esse al centro della serata e dei riconoscimenti. Grandi individualità, dall’azione instancabile e quotidiana, rappresentano migliaia di illustri “ambasciatori anonimi”, che con l’incommensurabile patrimonio culturale e artistico che la penisola italiana ha lasciato loro in eredità, hanno dato la possibilità al Comites di premiarli:
- Franco Bonino,
- Ughette Del Mauro,
- Renzo Rosso,
- Anita Odone.
La vera porta di accesso all’universo culturale italiano è la sua lingua. L’italiano continua ad essere la terza lingua straniera più studiata in Cile e la principale lingua della cultura. Il veicolo per l’italianità è la lingua, che è indispensabile. È così che gli spazi tradizionali di insegnamento delle lingue hanno visto crescere il desiderio di studiare l’italiano. Questi i premiati:
- Mario Mancuso,
- Duilio Bolsi,
- Maria Rosa Ghisoni,
- Bruna Forte e
- Nadia Arnoldi.
Un altro segno distintivo universale della presenza italiana nel mondo e soprattutto in Cile è stata la vocazione alla solidarietà dei nostri cittadini e dei loro discendenti, che nei più diversi campi e periodi storici cileni si sono dedicati al servizio del prossimo, non importa chi sia. Tra le migliaia che meritavano di essere riconosciuti sono stati scelti:
- Iris Vittori,
- Giovanni Rolle,
- Mariuccia Frugone,
- Gino Barducci,
- Beppe Odone e
- Ines Rocca.
Ma un riconoscimento speciale è andato quest’anno a Radio Biobio, realtà italiana che ha compiuto 50 anni nel 2017. È un mezzo di comunicazione nato in una famiglia italiana che è riuscita ad ottenere una presenza nazionale, diventando la radio d’informazione più importante del paese. Risultato diffide se non quasi impossibile. È Radio Biobio che con 43 stazioni in tutta la nazione ha accompagnato il Cile e i suoi abitanti nelle più diverse vicissitudini che hanno caratterizzato la loro storia.
A tal fine il Comites ha potuto riconoscere nella persona di Tomás Mosciatti la realtà di Radio Biobio e la sua indiscussa importanza primaria nei media e che, intimamente, consideriamo anche esempio di italianità.
Nel suo intervento finale, Tomás Mosciatti si è rivolto ai presenti, ringraziando per il riconoscimento e confermando che “La Radio” è una PMI italiana, dove “tutti facciamo di tutto”. Infine ha dedicato il premio ai suoi genitori, fondatori dell’emittente che hanno insegnato e instillato in tutti i loro figli un’etica del lavoro “tutta italiana”. (aise)