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Il messaggio del On. Ministro Tajani in occasione di un nuovo anniversario del Disastro di Marcinelle

MESSAGGIO DELL’ON. VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, ON. ANTONIO TAJANI, IN OCCASIONE DEL 68° ANNIVERSARIO DEL DISASTRO DI MARCINELLE

La ricorrenza della tragedia del Bois du Cazier, avvenuta l’8 agosto 1956,
costituisce un momento chiave nella vita delle comunità italiane nel mondo, quale simbolo del loro straordinario contributo al benessere dei Paesi di accoglienza e del loro sforzo di integrazione attraverso il lavoro.
È così per Marcinelle, è così per tutte le altre tragedie dell’emigrazione italiana, come quella della miniera statunitense di Monongah, che già nel 1907 era costata la vita a centinaia di nostri connazionali.

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Il sacrificio di Marcinelle: Da sempre, il valore del lavoro è stato esaltato da tutti gli italiani che sono emigra

Il sacrificio di Marcinelle resta fortemente impresso nella memoria collettiva dei popoli italiano e belga, e anche dell’Europa tutta, considerate anche le diverse nazionalità delle vittime dell’incidente minerario. Da sempre, il valore del lavoro è stato esaltato da tutti gli italiani che sono emigrati e continuano ad espatriare alla ricerca di nuove e migliori occasioni.

Lettera del On. Ministro Affari Esteri e della Colaborazione Internazionale, Luigi Di Maio:

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Marcinelle: el recuerdo presente del Comites Chile

Como todos los años el Comites de Chile recuerda la Tragedia de Marcinelle que honra la sacrificio del trabajo italiano en el mundo.

ITALIANI ALL’ESTERO – MARCINELLE 2020 – SOTTOSEGR.MERLO (ITALIANI ALL’ESTERO) : PER NON DIMENTICARE IL SACRIFICIO DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO “

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Messaggio del Ministro Enzo Moavero Milanesi agli Italiani all’estero

Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione Enzo Moavero Milanesi ha mandato un messaggio per gli italiani che vivono all’estero ripercorrendo i tragici passi della tragedia della miniera di Marcinelle, in Belgio, in occasione del 62º anniversario .

 

Queste le parole del ministro rivolte a tutti noi:

Cari Amici,

in occasione del 62° anniversario della tragedia della miniera di Marcinelle, in Belgio, desidero condividere con voi qualche breve riflessione, per rendere omaggio ai 262 minatori che l’8 agosto del 1956 persero la vita a Bois du Cazier.

Fra i morti si contarono 136 italiani, una tragedia immensa, una ferita profonda che l’Italia ricorda con la solenne Giornata del Sacrificio del Lavoro, in onore di tutti i lavoratori italiani ovunque nel mondo.

Ci inchiniamo davanti alla memoria di tanti caduti e non possiamo dimenticare un evento così drammatico che segna indelebile la nostra storia.

La stessa coscienza dell’allora nascente integrazione europea ne è rimasta scossa. Solo dopo il disastro di Marcinelle l’Alta Autorità della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), fondata cinque anni prima, iniziò ad affrontare le questioni relative alla sicurezza sul lavoro. In precedenza, infatti, erano state negligentemente trascurate, nonostante lo stesso Trattato Ceca prevedesse dei riferimenti ai principi sociali e ai diritti base dei lavoratori.

Tuttavia, non possiamo non constatare come, ancora oggi – purtroppo – la legislazione in materia sociale dell’Unione Europea sia nel suo complesso carente, specie se comparata alla copiosa normativa emanata in altri settori. Un difetto di azione delle istituzioni comuni e dei governi degli Stati membri che, in giornate come questa, appare tristemente anacronistico.

Stiamo discutendo molto, negli ultimi anni, di rinnovamento europeo, di rilancio dell’Unione in una maggiore sintonia con i suoi cittadini. In una simile prospettiva, come chiesto da più parti, va data priorità all’Europa sociale, a un coerente tessuto di regole europee adeguate a garantire l’idonea tutela di chi lavora e una severa prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro.

L’impegno del Governo italiano è di agire a fondo in tutte le sedi, nazionali ed europee, affinché ci sia una scelta di campo netta e siano prese le decisioni indispensabili. Dobbiamo fare ancora molto ed è davvero tempo di rompere i biasimevoli indugi del passato. Chiediamo all’Unione di adottare, rapidamente, una ben articolata agenda sociale, degna del suo nome, che includa nuove iniziative e riprenda le buone idee già messe sul tavolo anni addietro, ma mai concretizzate.

Lo dobbiamo alle innumerevoli vittime che oggi commemoriamo tutte, stringendoci al simbolo di Marcinelle. Lo dobbiamo al lacerante dolore dei loro famigliari.  Lo dobbiamo alla nostra Italia che la Costituzione proclama, solenne, essere “fondata sul lavoro”.

Riflettendo sul lavoro non possiamo non rievocare i tanti italiani che lasciarono le terre natie cercando all’estero un futuro migliore per se e per i propri figli, spesso affrontando viaggi incerti e pericolosi, condizioni impervie di vita. Siamo stati, fino ai primi anni sessanta del ventesimo secolo – appena ieri – una nazione di emigranti nel mondo.

Anche in Europa, siamo andati stranieri, in paesi stranieri, cercando lavoro. Partivamo, sovente con grandi disagi, alla volta di quegli stessi Stati europei (Belgio, Francia, Germania e altri) nei quali adesso possiamo andare a lavorare: cittadini dell’Unione Europea, fra altri cittadini della medesima Unione Europea, con analoghi diritti e doveri. Ecco, la libertà di circolazione dei lavoratori rappresenta un oggettivo, nodale risultato positivo dell’integrazione del ‘vecchio continente’.

Fu difficile trovare uno spazio, in tessuti sociali diversi dal nostro, fra non poche ostilità e anche prove di solidarietà: ma fu possibile per tanti, tantissimi. Gli italiani emigrati e i loro discendenti hanno saputo inserirsi, a pieno titolo, con valore e vigore, nelle realtà estere in cui si erano recati. Le arricchirono con la loro opera, intellettuale e manuale. Tutti ce lo riconoscono e in alcuni paesi – pensiamo proprio al Belgio di Marcinelle – sono ascesi anche ai massimi livelli delle responsabilità di governo.

Riflettiamo con consapevolezza e giusto orgoglio su queste esperienze di molti fra i nostri padri e nonni. Riconosciamo, con convinto rispetto, il loro inestimabile contributo alla storia d’Italia e dei luoghi dove si recarono. Non scordiamoci mai dei loro sacrifici. Pensiamoci, quando vediamo arrivare in Europa i migranti della nostra travagliata epoca.

Cari Amici italiani, ovunque siate nel mondo, dovete sapere che la dedizione con la quale, quotidianamente, assolvete ai vostri doveri lavorando, rende migliore il nostro Paese e contribuisce alla sua reputazione positiva.

Vi giunga, dunque, il saluto fraterno del Governo e di tutti i compatrioti, nella speciale giornata dedicata a coloro che, proprio sul lavoro, hanno offerto il sacrificio estremo. Insieme, siamo affettuosamente vicini alle famiglie delle vittime di Marcinelle e delle tragedie del lavoro di ogni tempo.

Vi ringrazio per quanto avete fatto e state facendo per la nostra Italia.

 

Ricordo della tragedia di Marcinelle

In ricordo della tragedia di Marcinelle: 61º anniversario della “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo”

Il Comites del Cile, si unisce al ricordo e alla celebrazione del 61 anniversario della tragedia di Marcinelle. Penso, come Presidente del Comites, d’interpretare i sentimenti di tutti gli italiani che vivono in Cile dicendo che non verrà mai dimenticato ció che accadde l’8 agosto 1956 a Marcinelle e che purtroppo anche in questo paese (dove l’attività mineraria è tuttora un gigante con mille volti, non ultimo quello della sofferenza e della morte) si può rivivere in date, forme, dinamiche diverse ma sempre con la stessa apprensione e a volte disperazione.
Qui a seguito alleghiamo il messaggio che l’On. Ministro Angelino Alfano ha indirizzato a tutti i connazionali all’estero nella ricorrenza della tragedia che ha dato vita alla “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo”.

Cari Connazionali,

“Vorrei esprimere la mia più sentita partecipazione all’anniversario della tragedia di Marcinelle dell’8 agosto 1956. Dal 2001 questa ricorrenza è stata proclamata ‘Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo’.

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MARCINELLE: Tragedia commemorata con l’Arte.

Marcinelle262: omaggio alle vittime della tragedia.

Una mostra itinerante che ideologicamente unisce l’Italia da Nord a Sud per ricordare e commemorare le vittime italiane nella miniera di carbone in Belgio. Quest’anno ricorre il 60° anniversario; era infatti il 1956 quando morirono 262 minatori di cui la maggior parte, 136, era italiana. Continúe leyendo MARCINELLE: Tragedia commemorata con l’Arte.