Reggio Emilia, anniversario del Tricolore. Gentiloni: “L’Italia si è rimessa in moto” – Repubblica.it

Reggio Emilia, anniversario del Tricolore. Gentiloni: “L’Italia si è rimessa in moto”

Il premier oggi alle celebrazioni per i 221 anni della bandiera: “Sfruttiamo la congiuntura economica. Nessuno usi il vessillo come simbolo di odio, Italia esempio per la questione migranti”

07 gennaio 2018 (ansa) REGGIO EMILIA

“L’Italia si è rimessa in moto dopo la più grande crisi dal dopoguerra e il merito principale di questa ripartenza è delle nostre famiglie, delle nostre imprese, dei nostri lavoratori. Questo governo, in attesa delle prossime elezioni, continuerà a lavorare per accompagnare e sostenere i segnali di fiducia che si manifestano nei nostri territori”.

Lo ha affermato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in una lettera pubblicata sulla Gazzetta di Reggio, il quotidiano di Reggio Emilia dove oggi il premier partecipa alle celebrazioni del 221/mo anniversario della nascita del primo Tricolore.

 

La bandiera bianco rosso e verde nacque nella città emiliana il 7 gennaio 1797, come bandiera della Repubblica Cispadana. Primo momento della giornata, l’Alzabandiera, gli onori militari e l’inno nazionale in piazza Prampolini. Centinaia le persone presenti, nonostante il freddo e la mattinata nebbiosa. Segue l’incontro con gli studenti nella Sala del Tricolore in municipio, con una lectio magistralis sui valori e i principi della Costituzione italiana, di cui ricorre il settantesimo anno.

La mattina si chiude con gli interventi del premier e delle altre istituzioni al Teatro Ariosto. Arrivato in piazza, salutato da un lungo applauso della folla, il premier ha passato in rassegna gli schieramenti delle forze dell’ordine. Sul palco lo hanno atteso il ministro dei trasporti ed ex sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio e il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

“E’ il momento di lavorare con convinzione” perché “la congiuntura economica finalmente favorevole possa tradursi in conseguenze positive dal punto di vista sociale e non solo in constatazione di numeri incoraggianti” ha detto il premier.”A nessuno puo’ essere consentito di usare il Tricolore come vessillo di odio. Deve essere il vessillo del nostro Paese impegnato per il dialogo e la pace e il vessillo dei nostri valori sanciti dalla Costituzione e quanto mai attuali”. “C’è un Paese”, l’Italia che “dà un buon esempio all’Europa intera”, sul “tema più lacerante” cioè quello dei migranti. “Da una parte siamo campioni di accoglienza: l’unico Paese che accoglie i migranti attraverso il mare”, ha spiegato il premier.

Contemporaneamente “abbiamo dimostrato che è possibile infliggere un colpo durissimo ai trafficanti degli esseri umani”.”L’Italia – aveva scritto alla gazzetta di Reggio Gentiloni  – ha bisogno di memoria e vi è grata per la vostra capacità di tenerne viva una parte così importante. Il dinamismo economico e sociale, le virtù civiche dei vostri territori, caratteristiche così radicate all’interno della loro storia, sono risorse straordinarie sulle quali è fondamentale continuare a fare leva. E sulle quali chi governa ha il dovere di continuare a scommettere”.Condividi  · Il messaggio di Mattarella”La ricorrenza dei 221 anni della proclamazione a Reggio Emilia del primo Tricolore d’Italia offre nuovamente l’occasione per ricordare il lungo e sofferto percorso che ha portato all’unificazione e alla condivisione di un’identità nazionale e di un comune destino.

Il Tricolore verde, bianco e rosso ha animato i moti rivoluzionari del 1821, ha entusiasmato gli ideali di libertà della Repubblica Romana nel 1849, ha guidato l’Armata sarda prima e italiana poi durante le campagne del Risorgimento e nei tragici conflitti mondiali del secolo scorso, fino ad essere definitivamente consacrato nella nostra Costituzione repubblicana”.

Lo scrive in un messaggio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa del Tricolore. “Simbolo che unisce tutti gli italiani – sottolinea il capo dello Stato – il Tricolore rappresenta l’emblema dei valori di libertà, di democrazia, di giustizia sociale, di rispetto dei diritti dell’uomo e di solidarietà che caratterizzano la Repubblica.

Di questo patrimonio di storia, di cultura e di civiltà che il Tricolore evoca e mostra al mondo intero, siano sempre fieri e consapevoli tutti gli italiani, e ad esso si volgano con rispetto, onore e lealtà tutti coloro che condividono il sentimento di riconoscersi concittadini. Viva il Tricolore, viva la Repubblica”.

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